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panel 30

DA MINORANZA DOMINANTE A MINORANZA ESPULSA: GLI ITALIANI NELLA LIBIA POSTCOLONIALE

 

PROPONENTI:

  • FEDERICO CRESTI UNIVERSITÀ DI CATANIA (suzzivaa@uni-koeln.de)
  • FRANCESCA DI GIULIO, UNIVERSITÀ DI ROMA (frandigiulio@hotmail.it)

 

DISCUSSANT:

  • FEDERICO CRESTI

 

Il panel si propone di indagare, sulla base di nuove evidenze di ricerca e d’archivio, l’evoluzione della comunità italiana in Libia dalla fine della dominazione italiana alla fine degli anni Cinquanta. Gli interventi mireranno ad indagare la trasformazione intervenuta nella comunità a seguito della fine dell’occupazione italiana e della nascita della Libia indipendente. Si cercherà di evidenziare come la posizione geostrategica della Libia abbia giocato un ruolo decisivo nel suo processo verso l’indipendenza, fortemente sostenuto dalla Gran Bretagna, e come ciò abbia significativamente influenzato il divenire dei rapporti politico-diplomatici tra Roma e Tripoli. La sorte della comunità sarà indagata anche attraverso l’approccio culturale attraverso l’analisi dell’operato dei centri di cultura italiana presenti a Tripoli. Si inizierà con l’indagare la situazione politico-diplomatica tra la fine del regime coloniale italiano fino alla fine degli anni Cinquanta soprattutto soffermandosi sul punto di vista delle autorità italiane e i tentativi effettuati per instaurare solidi accordi politico-economici con il nuovo Regno di Libia. Si passerà poi ad indagare la nascita dei partiti antifascisti in Tripolitania, ed in particolare l'Associazione per il progresso del popolo libico (Appl), concentrata a Tripoli e diretta da un ex funzionario dell'ente bananiero italiano, Errico Cibelli. L’attività dell’Associazione, che mirava ad organizzazione e a reclutare non solo degli italiani, ma anche e soprattutto i lavoratori arabi, si concluse nel 1951 quando i suoi membri furono espulsi per attività sovversiva. I lavori proseguiranno con lo studio dell’evoluzione demografica della comunità italiana, fortemente condizionata nel suo divenire storico dalla politica internazionale. La parabola ascendente che vedrà un alto numero di connazionali in Libia alla fine degli anni Trenta, scivolerà velocemente verso il basso toccando il punto minimo durante gli anni della guerra e dell’occupazione militare britannica per poi risalire in modo costante durante gli anni del Regno di Idriss. L’accordo del 1956 e il conseguente miglioramento della qualità della vita per gli italiani sono attestati dalla diminuzione dei rimpatri verso la fine degli anni Cinquanta. Il quadro sarà arricchito dalla memoria dell’incontro con l’Altro, che muterà di status e produrrà nella comunità degli italiani un cambiamento non solo istituzionale, ma anche dal punto di vista socio-antropologico. La memoria del passato coloniale sarà sempre presente e arriverà fino a noi attraverso l’indagine della memoria dei rimpatriati e delle varie associazioni ancora attive in Italia. Per concludere sarà indagata la vicenda della Società Dante Alighieri di Tripoli, inaugurata nel 1902. L’intervento mirerà ad indagare l’ultima fase dell’operato della Dante in un mutato contesto internazionale, tentando di mettere a fuoco, nel nuovo quadro del processo di decolonizzazione, il nuovo ruolo della Società, che continuerà in modo costante a promuovere la cultura italiana nel mondo.

PAPERS:

(1945-1969)